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Cosa accade quando le emozioni trovano spazio sul palcoscenico? Quando una scena, un gesto, una musica diventano strumenti di espressione e cura? Succede qualcosa di prezioso: la salute mentale incontra il teatro e si fa racconto condiviso.
È cominciato nei giorni scorsi, al Teatro Filodrammatici di Piacenza, il laboratorio teatrale 2025 realizzato dall'Azienda Usl di Piacenza e l'associazione Diurni e Notturni, che si avvale delle professionalità e delle strutture di Teatro Gioco Vita. Un progetto che da oltre vent’anni unisce arte e riabilitazione psicosociale, coinvolgendo utenti del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche in un percorso creativo e terapeutico.
Guidati dal regista Nicola Cavallari, i partecipanti lavoreranno quest’anno sul tema del cinema, con uno sguardo ironico e affettuoso: da Titanic a Top Gun, da Star Wars a Dirty Dancing, i film più amati diventano spunto per raccontarsi, giocare, mettersi in scena, usando prima il corpo della parola.
Il laboratorio, attivo fino a novembre, coinvolge utenti provenienti dai tre distretti della provincia (Piacenza, Levante e Ponente), alcuni seguiti dai centri diurni, altri ospiti delle strutture residenziali La Barattiera, Tracce e Santa Rita, altri ancora domiciliati. Il percorso è coordinato dallo psicoterapeuta Piero Verani e supportato da un’équipe multidisciplinare, con la partecipazione di operatori sanitari e teatranti.
Al primo incontro hanno portato il loro saluto anche Diego e Jacopo Maj, direttori artistici di Teatro Gioco Vita, che da anni ospita e sostiene l’iniziativa. Il laboratorio si concluderà con una performance pubblica inserita nella rassegna Pre/Visioni della stagione di prosa 2024/2025, grazie alla collaborazione con Fondazione Teatri e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“Diurni e notturni – sottolinea Piero Verani referente del progetto e direttore della redazione di Radio Shock - è un progetto teatrale che unisce arte e salute mentale, ispirandosi alle evidenze dell’Organizzazione mondiale della Sanità sul potere delle arti nel migliorare la qualità della vita e promuovere benessere. A Piacenza, questa esperienza si inserisce in una tradizione regionale di grande valore, che vede il teatro come spazio di espressione, inclusione e cura. L’Ausl di Piacenza ha scelto di dare continuità a un percorso che intreccia creatività e riabilitazione, in grado di contrastare stigma e pregiudizio, restituendo centralità e dignità alla persona. Il teatro diventa così un luogo di trasformazione, dove il corpo, l’emotività e la relazione vengono stimolati profondamente, in parallelo agli interventi clinici. Non ha pretese spettacolari, ma genera benefici visibili nella quotidianità: maggiore autostima, motivazione, capacità relazionali e prevenzione delle ricadute. Ogni anno il laboratorio propone nuove sfide artistiche: dopo l’entusiasmante esperienza con Shakespeare, quest’anno il regista Nicola Cavallari ha scelto il tema del cinema, portando entusiasmo e stimoli tra utenti e operatori. Stiamo, inoltre, cercando di rinnovare il gruppo di persone che fanno parte dei Diurni e Notturni; da un lato vogliamo offrire l’opportunità di svolgere il percorso a altri assistiti, dall’altro bisogna tenere conto del turnover degli operatori, coinvolgendo sempre i tre e il dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche. Speriamo di dare nuova linfa al progetto, saper comunicare a tutta la cittadinanza (per abbattere pregiudizi) e poter concludere il laboratorio con una serata finale catartica”.