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I tumori testa-collo, che includono neoplasie del cavo orale, laringe, faringe, seni paranasali, tiroide e cute del volto, rappresentano il 10 per cento dei tumori maschili e il 4 per cento delle neoplasie nelle donne. Con oltre 9.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia, la crescente incidenza tra le persone giovani, soprattutto a causa dell’infezione da papilloma virus umano (HPV), rende fondamentale l'adozione di strategie di prevenzione e diagnosi precoce.
A questo tema è stato dedicato un convegno formativo rivolto ai medici di famiglia che si è svolto stamattina nell’aula Gasperini dell’Università Cattolica di Piacenza.
L’aggiornamento per i professionisti si è focalizzato sull’importanza della diagnosi precoce dei tumori testa-collo e sulla presentazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) dedicato.
"Il nostro obiettivo è garantire una cura tempestiva, integrata e centrata sul paziente, valorizzando il lavoro di squadra tra specialisti e medici di medicina generale", ha dichiarato Paola Bardasi, direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, aprendo i lavori della giornata. "In un momento delicato come quello della diagnosi di un tumore, il Pdta rappresenta una risposta concreta e globale alle necessità dei pazienti. Ogni decisione terapeutica è il risultato di un confronto multidisciplinare che considera le esigenze cliniche e psicologiche del malato, cercando di migliorare la qualità della vita e le prospettive di guarigione".
La mattinata di aggiornamento è stata organizzata in collaborazione con l’Otorinolaringoiatria: “Incontri come questo – ha evidenziato il direttore Domenico Cuda – sono cruciali rafforzare la collaborazione tra ospedale e territorio. Abbiamo proposto ai medici di famiglia, primo punto di riferimento per i pazienti, un dettagliato approfondimento sui fattori di rischio e sulle modalità di identificazione precoce”.
Collaborare, mettendo il paziente al centro, è determinante: “I medici di famiglia – ha proseguito lo specialista - hanno un ruolo fondamentale nell’indirizzare i pazienti verso un percorso diagnostico rapido e sicuro. Questa sinergia è la chiave per migliorare il trattamento e l’assistenza ai pazienti, garantendo loro una presa in carico coordinata e continua”.
“Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei tumori testa collo per i tumori testa-collo – sottolinea la responsabile Maria Silvia Lazio – prevede un processo assistenziale rapido e personalizzato, che si articola in una serie di fasi diagnostiche e terapeutiche pianificate con estrema precisione. Ogni paziente - che accede al percorso tramite richiesta del medico di famiglia, ambulatorio specialistico, pronto soccorso o consulenza in reparto - sarà seguito da un team multidisciplinare che include otorinolaringoiatri, oncologi, logopedisti, radioterapisti, radiologi, nutrizionisti, psicologi e altri professionisti della salute. In questo modo, ogni trattamento sarà adattato alle caratteristiche biologiche del tumore e alle necessità individuali del paziente”.
Le decisioni terapeutiche vengono prese dal team che discute ogni caso in modo collegiale, tenendo conto delle comorbidità, dell’età e dello stato generale di salute del paziente. L’approccio multidisciplinare permette di scegliere il trattamento più adeguato, che può essere chirurgico, radioterapico o chemio-radioterapico.
Il Pdta non si limita alla gestione del trattamento oncologico, ma prevede anche il supporto psicologico, nutrizionale e riabilitativo per i pazienti.