Mantenere una condizione di buona salute, fisica, mentale e sociale, dipende, in larga misura dalle caratteristiche del contesto in cui si vive: per esempio, dalla facilità di avere buone relazioni, dalle opportunità che si trovano dove abitiamo, sia legate alla “struttura”, come parchi e marciapiedi, sia legate a “servizi” e occasioni che facilitano la salute.
Il contesto di vita, infatti, oltre ad avere un impatto diretto, orienta i comportamenti delle persone in un senso più o meno salutare.

Per questa ragione le principali organizzazioni internazionali raccomandano, soprattutto al fine di prevenire le malattie croniche “non trasmissibili”, che il settore sanitario lavori insieme ad altri settori della società per creare contesti che favoriscano la salute e la prevenzione delle malattie croniche.


La comunità che partecipa alla salute


Il lavoro di comunità permette alla comunità medesima di diventare partner e protagonista nell’azione di promozione della salute. Attraverso metodologie partecipative si creano condizioni che consentono alla comunità, nel suo insieme, di interrogarsi, progettare e realizzare le condizioni più favorevoli per guadagnare salute. In questo modo le persone potranno prendersi cura della salute, propria e di quella degli altri, attivandosi per valorizzare le opportunità presenti sul territorio o crearne, eventualmente, delle nuove.
Le azioni che scaturiscono da questi percorsi partecipativi sono le più varie, in quanto dipendono dalla situazione locale specifica, ma il principale valore aggiunto di questi percorsi sono le relazioni e le nuove capacità che si creano tra coloro che scelgono di impegnarsi a favore della salute dei concittadini.


Come si realizza?

  • Attraverso il lavoro in rete con il coinvolgimento di unità operative dell'Azienda sanitaria che possono contribuire a portare la loro professionalità
  • con il coinvolgimento della comunità di riferimento (istituzioni, associazioni e singoli cittadini)
  • attraverso la ricerca azione (ricerca collettiva in cui i soggetti coinvolti diventano attori del processo e l’azione si sviluppa insieme alla ricerca e/o la precede) e la progettazione partecipata (definizione e realizzazione collettiva di attività per la salute della comunità di riferimento)



L'esperienza dell'Azienda Usl di Piacenza


L'Azienda Usl di di Piacenza, a partire dall’anno 2016, ha realizzato processi di lavoro di comunità facendo perno sulle Case della Salute presenti sul territorio.
Tali percorsi sono integrati e coinvolgono i professionisti che operano in queste strutture, sia per quanto riguarda il rapporto diretto con i cittadini nelle attività di progettazione partecipata, sia attraverso strumenti operativi (come la mappa della salute) che consentono ai sanitari di sfruttare le opportunità attive sul territorio a favore dei propri assistiti nell’ambito di colloqui motivazionali brevi per il miglioramento degli stili di vita.
A partire dai progetti pilota già attivati (sospesi nel 2020-2021 a causa dell’emergenza pandemica) si intende arrivare ad attivare tale metodologia in tutte le Case della Salute del territorio.
Dal 2022, i progetti di comunità sono sostenuti anche attraverso i dispositivi e i finanziamenti della legge regionale 5 dicembre 2018 , n. 19 (Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria).


I processi di coinvolgimento di comunità realizzati finora sono:


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A questi si è affiancato il CommunityLab “Un futuro piano per la promozione della salute” nel quale si sono sperimentate e attuate modalità per la governance aziendale dei processi partecipativi.
Per informazioni Medicina dello sport e Promozione della salute
Email: promozionedellasalute@ausl.pc.it

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