Cos'è l'HPV (Papilloma virus)
L’HPV è un virus che provoca un’infezione molto frequente, che la maggior parte delle donne prende almeno una volta nella vita.

Il rischio di contrarre si manifesta fin dal primo contatto sessuale e perdura per tutta la vita. Le donne vengono maggiormente colpite dalle conseguenze dell'infezione con lo sviluppo di patologie cancerogene.

Ci sono diversi tipi di HPV?

Esistono oltre 100 tipi di Hpv ad alto e basso rischio oncogeno a seconda della tipologia. I sintomi dell'infezione sono lievi tanto che spesso il virus viene eliminato dal sistema immunitario senza cure particolari guarendo spontaneamente entro 1 o 2 anni dal contagio. La maggior parte degli HPV, infatti, causa lesioni benigne, come le verruche che si manifestano sulla cute di mani, piedi o viso e i condilomi o papillomi (comunemente chiamate creste di gallo) che interessano le mucose genitali e orali. La maggior parte delle lesioni causate da HPV sono asintomatiche, ma in alcuni casi, le verruche possono provocare fastidio, prurito o disagio”.

Cosa fa questa infezione?
Nel 10% dei casi però, il contagio persiste, si evolve e può provocare degenerazioni cellulari fino a diventare una neoplasia; il tumore del collo dell'utero è infatti quasi sempre correlato alla presenza dell'Hpv.

Sono le donne le più esposte a questo rischio di evoluzione verso il carcinoma del collo dell'utero.

Si può prevenire?
La progressione dall'infezione alla possibile degenerazione è un processo molto lento; per questo è importante la prevenzione sia in età giovanile con la vaccinazione, sia nel corso della vita con controlli periodici che consentono la diagnosi precoce della lesione pretumorale o tumorale con conseguente intervento terapeutico. Il carcinoma della cervice uterina è uno dei tumori più frequenti nel sesso femminile in tutto il mondo, ma nei Paesi che attuano correttamente lo screening mediante Pap test o HPV test l’incidenza di questo tumore si è ridotta in modo evidente. In Italia lo screening è raccomandato per le donne tra 25 e 64 anni. In Emilia-Romagna il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero è una realtà consolidata da più di 20 anni ed è alla base del costante calo dei nuovi casi e dei decessi.

Come si prende il Papilloma virus

Contrarre un'infezione da Papillomavirus è molto frequente. Sono soprattutto i soggetti giovani i più esposti. Sebbene la probabilità di contrarre l'infezione diminuisca con l'età è sempre opportuno proteggersi durante i rapporti sessuali e effettuare periodicamente i controlli di screening. Si calcola infatti che circa l’80% della popolazione sessualmente attiva entri in contatto con il virus almeno una volta nel corso della vita. Nelle donne la prevalenza del virus è più alta sotto i 34 anni, diminuisce tra i 35 e i 44 anni, ma registra un aumento dai 45 anni in poi. I dati rilevano che le donne adulte, infatti, sono sensibili all’HPV e alle possibili nuove infezioni da Hpv. Gli uomini hanno una predisposizione inferiore all'evoluzione cancerogena dell'infezione da Hpv nonostante una presenza persistente del virus nell'organismo. Nei maschi una delle manifestazioni più comuni dell'infezione è la presenza di condilomi anogenitali: escrescenze a superficie irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno chiamati anche "creste di gallo".

Colpiscono prevalentemente individui tra 25 e 29 anni e, come per le donne, la probabilità di contrarre il virus diminuisce con l'età, ma l'incidenza dei condiloma rimane alta per tutta la durata della vita. L’infezione si trasmette principalmente per via sessuale attraverso il contatto pelle-pelle, ma anche pelle-mucosa genitale o orale. Ecco perché l'utilizzo del preservativo nel prevenire l’infezione da Hpv è utile ma non garantisce una protezione totale. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente, ma in taluni casi può verificarsi una presenza persistente e cronica dell'infezione che può evolvere nel tempo in lesione precancerosa e, nei casi più gravi, in cancro

Il vaccino

Non ci sono ancora medicine per curare l'infezione da Hpv. La prima arma contro la malattia è la prevenzione, in questo caso il vaccino, che può prevenire circa il 90% di tutti i cancri HPV-correlati e l'80% delle lesioni precancerose. Una percentuale di protezione altissima che deve affiancarsi al costante monitoraggio di prevenzione garantito dagli screening.
Tutte le informazioni sul vaccino nella pagina dedicata.

Lo screening per la prevenzione del tumore del collo dell'utero

Lo screening consente di prevenire i tumori del collo dell’utero curando le lesioni precancerose che potrebbero evolvere in tumori e di ridurre la mortalità tramite la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero (cervice uterina).
Tutte le informazioni sullo screening nella pagina dedicata.

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