Lansoprazolo, Omeprazolo, Rabeprazolo, Pantoprazolo, Esomeprazolo

Che cosa sono?

Gli inibitori di pompa protonica (o IPP) sono farmaci che bloccano la produzione acida da parte della parete dello stomaco riducendo i sintomi di alcune patologie o disfunzioni dell’apparato gastrico.


Come vanno assunti?

Gli IPP devono essere assunti almeno 30 minuti prima del cibo o secondo indicazione del medico. Le capsule rigide devono essere assunte intere con del liquido.


Quali rischi?

Sebbene siano farmaci generalmente ben tollerati l’uso degli IPP presenta dei rischi reali nel lungo periodo. Se usati continuativamente possono favorire l’osteoporosi, il rischio di fratture, le infezioni intestinali, le infezioni delle vie respiratorie, la riduzione dell’assorbimento di importanti vitamine e altri micronutrienti essenziali per la salute. Inoltre, interagiscono con diversi altri farmaci aumentando il rischio di effetti collaterali.


Per quanto tempo assumerli?

Solo il tempo indicato dal medico. In caso di completa risoluzione dei sintomi è possibile sospendere la terapia. Può essere utile, per terapie protratte, trovare il dosaggio più basso efficace, così da ridurre gli effetti collaterali a lungo termine. Il medico può ridurre il dosaggio in corso di terapie più brevi o specifiche. Per prevenire il rischio di ricadute dei sintomi è importante scalare gradualmente la dose.


Quando sono rimborsati?

Gli IPP sono “mutuabili” a carico del SSN in fascia A, solo nelle seguenti condizioni:

  • terapia con acido acetilsalicilico (ASA) o terapia cronica (non al bisogno occasionale) con antifiammatori (FANS) solo se esiste una di queste crcostanze:
    - pregresse emorragie digestive o ulcera peptica
    - uso anticoagulanti o cortisonici
    - età avanzata
  • per brevi periodi di tempo se:
    - la gastroscopia evidenzia la presenza di ulcera o gastrite o reflusso

Il gastroprotettore è sia mutuabile che a pagamento a seconda delle condizioni previste dalla normativa, pertanto è possibile che il paziente debba pagare il farmaco.


È importante segnalare al proprio medico curante le eventuali reazioni avverse ai farmaci o l’inefficacia di un trattamento