Guida all'utilizzo dei gastroprotettori
Lansoprazolo - Omeprazolo - Pantoprazolo - Esomeprazolo
Il protettore dello stomaco: quanto ne sai?
I gastroprotettori (inibitori di pompa protonica) sono tra i farmaci più prescritti. Sono efficaci e curano diverse patologie (es. ulcere), ma il rischio di sovradosaggio o di utilizzo non necessario è in agguato.
Sai cosa rischi?
Un uso prolungato e non necessario del “protettore” può favorire:
- l’osteoporosi aumentando il rischio di fratture
- le infezioni gastrointestinali, anche complicate
- le infezioni delle vie respiratorie
- la riduzione dell’assorbimento e l’efficacia di altri farmaci
- la riduzione dell’assorbimento di importanti vitamine ed elementi necessari per il sistema nervoso e per la coagulazione
- l’interazione con diversi altri farmaci aumentando il rischio di effetti collaterali
- la dispepsia
Lo assumi correttamente?
Assumere a digiuno, almeno 30 minuti prima dei pasti o secondo indicazione del medico
Non frantumare
Non masticare
Sei sicuro che ti serva davvero?
Ti hanno prescritto antinfiammatori o antiaggreganti?
Se hai meno di 65 anni, non hai mai avuto sanguinamenti o ulcere e assumi questi farmaci per breve periodo (3 o 5 giorni) non esistono evidenze scientifiche che sia necessario il protettore dello stomaco.
Sei in terapia con eparine?
Se non ci sono particolari condizioni di rischio (es. pregressi sanguinamenti digestivi), l’uso routinario di protettori per lo stomaco in pazienti che fanno uso di eparine non è raccomandato né necessario.
Stai assumendo cortisone?
Il protettore serve solo se in concomitanza assumi antiaggreganti.
Se prendi altri farmaci, attenzione alle interazioni!
Il rischio di interazioni aumenta con il numero di farmaci assunti e può aumentare con l’età dei pazienti. I farmaci per lo stomaco modificano il pH dello stomaco e interferiscono con l’assorbimento di alcuni farmaci.
In particolare attenzione alle interazioni con: Clopidogrel - Tacrolimus - Farmaci per l’HIV
Quando servono davvero?
A cicli brevi solo per:
- la gastroscopia evidenzia la presenza di ulcera o gastrite reflusso
In modo prolungato solo in caso di:
- terapia antiaggregante con acido acetilsalicilico
- terapia cronica (non al bisogno occasionale) con antinfiammatori (FANS, quali ad esempio: ibuprofene, ketoprofene, diclofenac)
…e solo se presenti le seguenti condizioni:
- età avanzata
- pregresse emorragie digestive o ulcera peptica
- concomitante assunzione cronica di cortisonici o anticoagulanti
Soffri spesso di bruciori di stomaco?
- il bruciore di stomaco si può spesso risolvere anche soltanto modificando lo stile di vita, specialmente a tavola
- mangiare sano, masticare bene, smettere di fumare
- evitare bevande alcoliche
- evitare pasti ricchi di grassi la sera
- quando il sintomo prevalente è l’acidità, spesso è sufficiente ricorrere agli antiacidi
Se il sintomo persiste, nonostante gli accorgimenti, chiedi consiglio al tuo medico o farmacista di fiducia