Alcuni problemi strutturati legati a criticità formazione e della stabilità dell’identità e del sé, con espressione nelle dimensioni dell’impulsività, dell’antagonismo, della capacità di mentalizzazione, delle relazioni interpersonali e nel funzionamento globale, determinando una significativa riduzione della capacità di adattamento al ruolo sociale vengono definiti in ambito disturbi di personalità.

I disturbi di personalità sono disturbi psichiatrici talvolta associati altri disturbi mentali come i disturbi psicotici o dell’umore, ma possono anche causare seri problemi fisici, anche per la frequente comorbidità con i disturbi da uso di sostanze e i disturbi dell’alimentazione che possono complicare il quadro clinico e ne aggravano la prognosi, e che possono portare anche a gravi conseguenze.

Il responsabile del percorso è Vitantonio Scagliusi, psichiatra e psicoterapeuta, responsabile dell’ Unità operativa Clinica delle dipendenze complesse del servizio dipendenze patologiche di Piacenza.

L’area dei Disturbi di personalità (Dp), ha assunto una crescente importanza per i servizi di salute mentale e delle dipendenze patologiche a causa dei cambiamenti epidemiologici degli ultimi anni, che hanno visto aumentare i disturbi da esternalizzazione.

Il termine Disturbi gravi di personalità (Dgp) viene utilizzato per indicare condizioni di alterazione del funzionamento mentale nell’area della formazione e della stabilità dell’identità e del Sé, con espressione nelle dimensioni dell’impulsività, dell’antagonismo e della capacità di mentalizzazione.

La gravità è da intendersi sia a livello clinico, come presenza di disfunzioni con un elevato tasso di automatizzazione, pervasività e strutturazione in un quadro configurante un vero e proprio disturbo, sia a livello socio-relazionale con elevato tasso di disabilità/invalidazione e gravosità socio-istituzionale.

Sono disturbi che si manifestano con prevalente criticità nelle relazioni interpersonali e nel funzionamento globale, determinando una significativa riduzione della capacità di adattamento al ruolo sociale. Presentano una frequente comorbidità con patologie legati ai Disturbi dell’Umore, i Disturbi da Uso di sostanze e i Disturbi dell’Alimentazione, che complicano il quadro clinico e ne aggravano la prognosi.

Obiettivo generale del Percorso è quello di garantire l’intercettazione precoce, la valutazione comprensiva di strumenti standardizzati e il trattamento a funzioni multiple integrate, evidence based, di pazienti con Disturbo Grave di Personalità del Cluster B a prevalenza Borderline con eventuale compresenza di tratti Narcisistici, Istrionici o Antisociali in assenza di Disturbo di Personalità Antisociale.

Le Unità operative e servizi coinvolti nel percorso sono:
Servizio dipendenze patologiche,
Direzione dei Centro Salute Mentale,
Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza,
Psichiatria di Collegamento e inclusione sociale,
Emergenza Urgenza,
Dipartimento di Emergenza Urgenza,
Privato Sociale

Modalità di accesso:

Il percorso è destinato a pazienti di età compresa tra i 14 e i 35 anni residenti/domiciliati nella provincia di Piacenza, in carico presso i Servizi dipendenze patologiche, Centri salute mentale, Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche da meno di un anno.

Un paziente maggiorenne può richiedere aiuto tramite:

Centri di Salute Mentale o Servizi dipendenze patologiche:

in caso di sospetto lo psichiatra del Centro salute mentale o medico/psichiatra Servizio dipendenze patologiche attiva la richiesta di valutazione al personale clinico del percorso (psicologi e psichiatri);

Un paziente minorenne e i suoi familiari possono richiedere aiuto tramite:

Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza:

in caso di sospetto il neuropsichiatra del Centro salute mentale attiva la richiesta di valutazione al personale clinico del percorso (psicologi e neuropsichiatri);

Poiché i Disturbi Gravi di Personalità sono disturbi psichiatrici, la diagnosi del disturbo coinvolge gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale.

Gli operatori individuati (medico psichiatrica, medico neuropsichiatra infantile, psicologo clinico) nella fase di screening e valutazione provvedono alla valutazione psicodiagnostica, psicopatologica, tramite colloqui e test, per la conferma di diagnosi e, in presenza di significativo utilizzo di sostanze, il personale medico, attraverso un approfondimento diagnostico tossicologico, possono completare la valutazione.

Una volta conclusa la fase valutativa, se confermata la diagnosi, può iniziare la fase di definizione del progetto e gli operatori mettono in comune le valutazioni emerse, formulano il piano di intervento e organizzano un incontro con il paziente o con il paziente e la famiglia se minorenne, per la restituzione dei risultati dell’osservazione diagnostica e l’esposizione della proposta di terapia con la firma di un contratto di cura.

Il paziente prende visione del Piano Terapeutico condiviso tra operatori e, se accetta il trattamento, entra nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA).

Inizia la Fase di Trattamento

Le probabilità di guarigione dipendono anche dalla gravità del quadro clinico, ma soprattutto dalla tempestività della diagnosi e del trattamento.

Il trattamento è a livello ambulatoriale elettivamente psicologico strutturato/psicoterapico se il disturbo psichiatrico non è particolarmente intenso, ma può prevedere anche fasi di residenzialità in strutture terapeutico riabilitative, nonché periodi di ricovero, in condizioni psicopatologiche di particolare acuzie presso reparti e Case di Cura convenzionate.

Il trattamento deve essere fatto da un’équipe multidisciplinare, composta da psichiatri, medici, tossicologi, psicologi/psicoterapeuti, infermieri, educatori, assistenti sociali.

Gli interventi fatti per curare i disturbi di personalità sono di tipologia diversa e devono essere integrati e coordinati tra loro; essi possono prevedere il trattamento medico internistico, la riabilitazione, la psicoterapia, la terapia psicofarmacologica e il supporto psichiatrico, la psicoeducazione alle famiglie, gli interventi di supporto assistenziale per la scuola, il lavoro.

Contatti

Unità Operativa di Neuropsichiatria Psicologia Infanzia e Adolescenza

P.le Milano, 6 - Piacenza tel 0523.317968

Centri di Salute Mentale

P.le delle Crociate, 1 – Piacenza tel 0523.303831

Corso Garibaldi, 29 - Fiorenzuola d'Arda (PC) tel 0523.404741

Via Seminò, 20 - Borgonovo Val Tidone (PC) tel 0523.880572

SerDP Piacenza UOS Clinica delle Dipendenze Complesse

Via Campagna 74, Piacenza tel 0523-302559

SerDP di Cortemaggiore:

Via Libertà, 6 c/o Casa della Salute (ex Ospedale – Cortemaggiore) tel 0523.404162

SerDP Borgonovo:

Via Seminò, 20 c/o Casa della Salute tel 0523 846226

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