L'accesso all'ispettorato micologico è gratuito ed è consentito, negli orari e modi stabiliti, ai raccoglitori per la determinazione delle specie fungine raccolte (esame della commestibilità). A seguito dell'esame di commestibilità viene rilasciata all'utente copia di certificato di visita, debitamente sottoscritto dallo stesso.

È importante che i funghi sottoposti a visita siano:- presentati in contenitori rigidi ed areati (cestini od analoghi o contenitori)
- freschi, non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati
- interi, non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento
- sani e in buono stato di conservazione (non parassitati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi)
- puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei
- provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (ad es: vicinanza a strade ad intenso traffico, stabilimenti industriali, inceneritori, frutteti e/o colture trattate con antiparassitari, parchi cittadini).
All'esame di commestibilità deve essere sottoposto l'intero quantitativo raccolto

Avvertenze sul consumo del funghi
I funghi devono essere conservati in luogo fresco ed in contenitori rigidi e aerati. Il consumo e le operazioni di conservazione dovranno avvenire nel più breve tempo possibile con l'osservanza delle regole generali di seguito riportate e delle eventuali modalità di utilizzo impartite a seguito dell'esame micologico.

Il consumo dei funghi è comunque sconsigliato nei seguenti casi:
- in cui non sia stata identificata con certezza la specie, in grandi quantità e in pasti ravvicinati
- ai bambini, alle persone anziane e alle donne in gravidanza o in allattamento
- alle persone con intolleranza a particolari alimenti, a farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi a fegato, intestino, pancreas, senza consenso del medico
- crudi o non adeguatamente cotti. La maggior parte dei funghi considerati commestibili provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti.

In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi:
- recarsi immediatamente all'ospedale al primo sospetto o ai primi sintomi di malessere
- tenere a disposizione eventuali avanzi del pasto o dei funghi consumati
- fornire le indicazioni utili per l'identificazione delle specie fungine consumate e del loro luogo di raccolta.

Si ricorda infine che: non esistono metodi, ricette, oggetti, ortaggi, metalli od altro in grado di indicare la tossicità del fungo. L'unico metodo sicuro per stabilire la commestibilità è quello di classificarlo, sulla base delle sue caratteristiche, come appartenente a specie di comprovata commestibilità.

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