Risonanza magnetica (RM)

La risonanza magnetica (RM) è un esame diagnostico avanzato che permette di ottenere immagini molto dettagliate dell’interno del corpo, senza utilizzare radiazioni ionizzanti.

Funziona grazie all’uso combinato di campi magnetici e onde radio, che interagiscono con i tessuti generando immagini ad alta definizione, fondamentali per individuare e studiare numerose patologie.

L’esame si svolge in un macchinario a forma di tubo aperto alle due estremità. Durante la procedura si possono percepire rumori ritmici e piuttosto intensi: si tratta di un effetto normale, legato al funzionamento dell’apparecchiatura.

Perché si fa

• approfondire una diagnosi clinica
• studiare malattie neurodegenerative, cardiache o tumorali
• controllare l’evoluzione di una patologia nel tempo (follow-up)
• valutare in dettaglio ossa, articolazioni e tessuti molli
• effettuare esami di approfondimento in età pediatrica

Preparazione all’esame

Al momento dell’accettazione il paziente dovrà compilare il questionario di sicurezza per verificare l’assenza di controindicazioni.

Prima dell’esame occorre:

• rimuovere trucco, lenti a contatto, cosmetici e smalti
• indossare apposito camice fornito dal reparto
• togliere tutti gli oggetti metallici o elettronici (gioielli, occhiali, orologi, carte magnetiche, protesi mobili, apparecchi acustici)

Il mancato rispetto di queste indicazioni può comportare rischi per il paziente e danni alla macchina.

Chi esegue l’esame

L’equipe è composta da:

• tecnico di radiologia (esegue l’esame)
• medico radiologo (valuta le immagini e redige il referto)
• infermiere (garantisce assistenza clinica)
• operatore sociosanitario (supporta il paziente nelle fasi preparatorie)

Sicurezza e comfort

La RM non è invasiva e non crea sensazioni dolorose. In alcuni casi si può avvertire un lieve aumento di calore nella zona esaminata: è un effetto normale e temporaneo.

L’esame viene eseguito con la minima esposizione possibile ai campi magnetici, limitata a quella necessaria per ottenere immagini utili alla diagnosi. Ogni parametro è regolato con attenzione per garantire il massimo equilibrio tra la sicurezza del paziente e la qualità delle immagini.

Per favorire il comfort, il paziente viene sistemato in modo comodo sul lettino, con l’ausilio di supporti e cuscini.

Controindicazioni e precauzioni

Controindicazioni assolute

La risonanza magnetica non può essere eseguita nei seguenti casi:

• presenza di materiali o impianti metallici (clip vascolari, protesi, placche, viti o frammenti) che interagiscono con il campo magnetico, a meno che non siano certificati come RM-compatibili.
• dispositivi elettronici impiantabili di vecchia generazione o non idonei all’esposizione alla RM (pacemaker, defibrillatori, neurostimolatori, pompe di infusione, ecc.)
• impossibilità di verificare la compatibilità per assenza di documentazione tecnica

Controindicazioni relative

Alcune condizioni richiedono valutazione medica preventiva:

• gravidanza nel primo trimestre: le più recenti raccomandazioni nazionali e internazionali non considerano più questa fase una controindicazione assoluta. Si raccomanda comunque cautela, riservando l’esame ai soli casi in cui sia realmente indispensabile e non sostituibile con altre metodiche, quando l’utilità clinica ne giustifica l’impiego rispetto a rischi teorici minimi o nulli.
• gravidanza nel secondo e terzo trimestre: la RM può essere effettuata in sicurezza
• dispositivi cardiaci impiantabili MRI-conditional: molti pacemaker e defibrillatori di nuova generazione sono classificati come MRIconditional, cioè compatibili con la risonanza magnetica solo se vengono rispettate le condizioni di sicurezza stabilite dal produttore
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